C'era una volta, in un isoletta sperduta, un quartetto di ragazzi, molto AMATO da grandi e piccini, che viveva in una casetta di MATTONI in cima a una collina, alla fine di una vietta in salita, al civico n°0979.
(Che ve ne pare.. mi sembra UN BUON INIZIO per una FABola, che dite?)
Allora..
I nostri quattro amici, nella loro dimora ospitavano diverse specie di animali, tra cui cani, gatti, maiali, mucche, GALLI, pecore, tutti assieme in armonia. La cosa strana di questa abitazione era che le pareti erano piene zeppe di campanelli colorati, MARTELLI, chiavi (islandesi), archetti, e vari altri attrezzi, mentre i soffitti erano come dei giardini capovolti, con fiori di LOTUS, rose, iris, girasoli ed emanavano un profumo di mughetto e PACIULI. Tutti i giorni in quella casa arrivava gente da ogni parte del mondo per venirli a salutare, fosse anche per dire un semplice "HEKLA', come va la vita?", per cui loro erano abituati a ricevere visite e la cosa non li disturbava affatto. Una notte di dicembre però accadde qualcosa di parecchio insolito: nel cuore della notte, mentre tutti dormivano, si sentì improvvisamente..VON, un boato, e subito dopo TAKK, un colpo secco, provenire dal salotto, e una voce sconosciuta disse "oh oh oh, sono venuto a portarvi la buona NOUVELLE!" Il più timido dei quattro, Jonsi, svegliato da quel baccano, allora esclamo "mi è semblato di ODILE un lumole, come un lonzio nelle olecchie", si alzò dal letto e corse giù a vedere cosa fosse successo, non prima di essersi bevuto un bel bicchiere di RHUM che era lì sul tavolo accanto alla CLESsidra, tanto per farsi venire un po' di coraggio... si trovò così di fronte uno strano tipo che spuntava dal camino, con un vestito rosso, dei baffi bianchi MORBIDI, la barba lunga lunga, ed aveva dietro la schiena un'ALA NERA e una bianca, era una specie di DEDALO moderno insomma. Allora il giovane Jonsi esclamò "HEI,MA lei è Babbo Natale, vero? Che piacere conoscerla!" e dopo averlo aiutato a uscire dal camino e a mettersi in piedi, SANSA paura gli disse "Vorrei mostrarle una cosa in soffitta, la prego, SALKA con me..".
Così si avviarono per una lunga scala, e PAMINA pamina, alla fine arrivarono di sopra.
Jonsi fece cenno a Babbo Natale di avvicinarsi, dicendogli "vieni avanti KAKINO", e gli mostrò così una strana macchina, una specie di radar gigante, con il quale i quattro ragazzi riuscivano a compiere una magia: tutte le persone che andavano a far loro visita, e che quindi entravano in quella casa anche una sola volta, venivano "intercettati " da questo strano marchingegno, così Jonsi e i suoi amici riuscivano a vedere "dentro" i loro ospiti, a scrutarne i pensieri, i desideri, le emozioni più profonde, ma avrebbero voluto fare di più, magari aiutarli, accompagnarli nelle scelte di vita o donare loro forza e volontà nei momenti difficili.
Babbo Natale rimanendo molto colpito da questo fatto, disse: "PERU', mi avevano detto che eravate bravi ragazzi, non credevo così tanto..!" Quindi, forte della sua esperienza in fatto di desideri esauditi e di sogni realizzati, l' uomo si offrì di dare una mano ai quattro ragazzi per potenziare al MAX questo loro potere magico. Così chiamò dei suoi vecchi amici ad aiutarlo: si trattava di quattro ragazze speciali, ci sapevano fare molto bene con gli archi (e le freccie), e un gruppo di ragazzi che avevano.. si, diciamo.. il fiato un po' pesante, in quanto si cibavano di continuo di aglio e cipolla.
Venne fissato un incontro e si ritrovarono tutti su in soffitta all'ora stabilita.
Babbo Natale allora fece prendere per mano tutti loro ed esclamò una formula magica:"HOPPI HOPPI HOPPI POLLA, POP POP POP LAGID, GOBBLEDI GOBBLEDI GOBBLEDI GOOK, che voi possiate suonare senza fine, saltando tra le pozzanghere come angeli sonnambuli".
Trascorsi alcuni istanti, resosi conto di aver portato a buon fine l'incantesimo, ed avendo ancora molte consegne da fare quella notte, Babbo Natale abbracciò uno ad uno tutti i componenti di quel "cerchio magico", e prima di andar via disse una frase misteriosa.."veni, vidi, PIXIE!"
Uscì da quella strana casa con il sorriso sulle labbra, perchè sapeva che quei quattro ragazzi speciali d'ora in avanti non avrebbero più avuto bisogno di lui, e che quella magica combriccola ne avrebbe combinate delle belle in futuro..
Beh, il resto della storia mi pare che lo conosciamo già!
(mi scuso anticipatamente con chi tra voi dovesse vedersi "escluso" dalla storia. mi sono permesso di includere chi ho conosciuto maggiormente in questo mese.. !)