Moderatori: sigurlotus, Ala Nera
jonsi house ha scritto:Impressione a caldo:
un album di post rock come mille altri, senza infamia e senza lode.
Non fossero i Sigur Ros potrebbe anche rosicchiare la sufficienza.
Siccome sono i Sigur Ros, o quel che ne rimane, il giudizio è negativo.
Non un minimo di poesia , spensieratezza e "allegria".
Non un tocco di magia.
Eh già, sono tra quelli che amano ancora i "vecchi" Sigur Ros, che nostalgico del cazzo eh?
Ma QUELLI erano i Sigur Ros.
Quelli facevano piangere, tremare e star male.
Ora non c'è più nulla.
Kjartan era il cuore del gruppo e il suo addio si sente tutto.
O forse anche lui si è accorto che era tutto finito.
Parlo a quelli che i Sigur Ros li hanno davvero conosciuti, amati e vissuti, ovviamente.
aleinn á ný ha scritto:Continuare ad amarli o mandarli a cagare. Questo è il problema.
belubelu ha scritto:Purtroppo devo dar ragione a chi ha espresso un parere poco entusiastico.
Nonostante fossi ottimista dato che al concerto i nuovi brani non mi erano dispiaciuti, una volta sentiti su disco è stata una delusione! Hrafnitinna che dal vivo mi aveva colpita ha perso ogni fascino, la altre, beh non ne ricordo una che mi piaccia dall'inizio alla fine...Musicalmente mancano dell'armonia nei cambi di ritmo e melodia, ahimè veramente pochi, e la parte cantata e caricata all'ennesima potenza, si percepisce solo quella quasi a voler coprire un grande vuoto.
Una volta la voce di Jonsi poteva benissimo essere considerata un altro strumento musicale, pari a tutti gli altri in perfetto equilibrio tra loro. Oggi è usata a sproposito con un accanimento che trovo eccessivo. L'ultima traccia poi? qualcuno me ne spiega il senso??
E non è questione del c'è non c'è Kjartan, e qui qualcuno potrebbe dire ' ma se ci fosse questo disco non esisterebbe' e va bene, sono sensazioni che ti assalgono spontaneamente...
Non sono mai rimasta delusa da un loro disco, io amo anche Með suð í eyrum við spilum endalaust, e non ho mai capito la campagna di boicottaggio verso questo album, e Valtari.
Il più brutto album che i Sigur Ros abbiano mai concepito a mio parere.
Dana ha scritto:Peccato sia così povero musicalmente
Animal arithmetic ha scritto:Mah... Album che non convince, che non lascia traccia, che più che di "evoluzione", "innovazione", sa di rito abbreviato per riaffermarsi sulle scene in tre. Sinceramente, dai Sigur ci si aspetta qualcosa di più del godibile, del fruibile e del canticchiabile( "Rafstraumur" sembra un tormentone estivo, piacevole ma troppo, troppo poco). Quando si è abituati alla densità irresistibile, al rosso carminio e sfumato del mango, mangiare e addirittura apprezzare l'arancione fioco delle pesche sciroppate è onestamente impossibile, quantomeno improbabile. Non so, me li vedo davvero su un roller coaster in rapido, percettibilissimo declino. Sarà per la prossima? Mmmh...Comincio a crederci sempre meno e a dubitare sempre più. Detto ciò, se avrò il piacere di sentirli live, cercherò di non mancare all'appuntamento: si vuole bene alla propria amata anche quando è stanca e disidratata, fin tanto che non diventa inghirlandata di maquillage e sterilità( e poi dal vivo, complice la magia del momento, si digerisce quasi di tutto). Saluti!
plazer ha scritto:Nonostante continuo ad ascoltare l'album 2-3 volte al giorno, nella speranza che i pezzi cambino e si aggiunga magicamente quel tassello mancante, mi dispiace ma devo accodarmi all'orda di detrattori che ha già scritto sul forum. I Sigur hanno definitivamente perso la tipica islandesità profonda e astrale, che ha caratterizzato gran parte della loro discografia fino a Dauðalogn (eccetto qualche sputacchio quà e là); quella che ti strappava le budella e te le gettava in un fosso. E tu lì a rantolare nel buio da solo, in cerca delle tue budella. Poi stravolto, rinasavivi.
Per me sono sempre stati questo. Invece sta ciavatta d'album è tutto così pomposo, finto, mascherato, fiacco.
Vuoi o non vuoi, ho sempre pensato fosse Kjartan il geniaccio che lì in mezzo smuoveva le acque, e per me quest'album ne è la totale riprova. Definirei questa svolta persino forzata, temo non avrebbero saputo far altro che buttarsi su ste pesudo-canzoni ("ette").
Resta il fatto che continuo ad amarli.
Sti stronzi m'hanno cambiato la vita, gli devo troppo. Troppo.
ottuT ha scritto:E' difficile argomentare ciò che è palese. Come fai a spiegare che il rosso è rosso se non sei Tiziano Ferro e allora parli di rosso relativo?
Il rosso è il rosso.
Quest'album manca clamorosamente d'ispirazione, di contenuti, e mi fermo. Qualunque cosa vi venga in mente...manca a quest'album.
Quello che mi stupisce è doverne parlare.
Poi, a dirla tutta, lo sto ascoltando almeno 3 volte al giorno. Quindi figuratevi se non li amo.
Per rispondere ad An: li si ama e li si manda a cagare, come dice il Dr. House. Quale fanculo è più sincero e accorato di quello destinato alla propria amata/o.
Quest'album riabilita Valtari dopo 5 minuti.
Valtari è stato l'album dei titoli di coda dei Sigur Ros che conoscevamo. Bye bye amici miei, non pensavo che sarebbe capitata anche a voi la sorte di tutti gli altri gruppi. Invece i Sigur Ros cominciano a salutarci al minuto 5.04 di Dauðalogn. Ogni volta, arrivato a quel punto, me pija er magone. Jonsi smette di cantare per tutto il resto dell'album. Fine. Drammatica.
Sapete qual è il problema?
Che in Kiavikur, come lo ha giustamente definito Burriccu in uno dei suoi pochi momenti di lucidità, manca TOTALMENTE l'indescrivibile.
Se ne può parlare, questo è il problema.
Manca l'indescrivibile.
Ovvero la storia dei Sigur Ros. Storia intesa come percorso musicale.
Avete notato che questo forum non ha sezioni o anche solo topic realmente tecnici? Non credo sia perchè nessuno di noi è in grado. Penso che semplicemente è inutile parlarne, vanno al di là di ciò che può essere descritto con un tecnicismo, con un solo, con un effetto, con un set di batteria, con la scelta di un ampli piuttosto che un altro.
Loro erano indescrivibili. Ora non lo sono più. Sono, se volete, carini. Ascoltabili.
Poi fate come volete, se volete scrivere delle palesi inesattezze tipo "miglior album dopo ()" fate pure, non fate bella figura e non passate per grandi ascoltatori di musica.
Fermo restando che per me Agaetis è inarrivabile ma le parentesi sono lì, ignorare che i nostri abbiano composto brani come Glósóli (questo sì che è pop di qualità), Sé lest , Saeglopur, GONG, cazzo Gong, sveglia ragà, Inní mér syngur vitleysingur, festival, Ára bátur, Fljótavík... boh, vabbè, scrivete quello che volete ma mi fate riflettere non poco sul target di ascoltari italiani.
carlomatt ha scritto: vedo che sei uno di quelli che non riescono a vivere senza sparare una stronzata ogni tanto.
Sigur-man ha scritto:Ma ragazzi... perché dite tutti che i Sigur Ros sono finiti con Daudalogn? Le altre tre vi fanno schifo? Vardeldur è una delle canzoni ambient più bella che abbia mai sentito! E Valtari poi... quella è la descrizione di un mondo astrale, che non potrai mai trovare in questa dimensione! Come fato a dire che finiscono con Daudalogn? Se non c'è la voce di Jonsi non va mica bene? Se riescono a fare pezzi così belli anche senza la sua voce vuol dire che sono veramente dei grandi!
E neanche Fjogur Piano è così brutta... è una giusta chiusura per l'album!
Ora spiegatemi dai...
ottuT ha scritto:"
i Sigur Ros cominciano a salutarci al minuto 5.04 di Dauðalogn. Ogni volta, arrivato a quel punto, me pija er magone. Jonsi smette di cantare per tutto il resto dell'album. Fine. Drammatica."
Cominciano a salutarci.
Non ho detto che da lì in poi è merda. Anzi.
carlomatt ha scritto: vedo che sei uno di quelli che non riescono a vivere senza sparare una stronzata ogni tanto.
Fljotavik ha scritto:Jonsihouse 1 vs Mod XXII 0
Mod XXII ha scritto:Fljotavik ha scritto:Jonsihouse 1 vs Mod XXII 0
Non penso proprio.
Ha solamente riportato, come si fa alle elementari peraltro, quelle scrivono sette persone in un forum italiano per dare valore alla propria tesi
Mod XXII ha scritto: Un mio amico, pianista, ha definito () "piatto, musicalmente monotono e da un punto di vista melodico insignificante". A lui non emoziona proprio per niente... quindi "ndo stava sta poesia?"
Mod XXII ha scritto: A me fa solo sorridere (dopo 10 anni di forum, ci sono abituato, non mi scalfiscono di certo questi atteggiamenti) questa arroganza talebana... poi, oh, se voi siete contenti di avere tra le vostre fila gente incapace di qualsiasi argomentazione e dialogo... ma solo pronta a difendere la propria posizione scrivendo "E' COSI' NON C'E NIENTE DA COMMENTARE" beh, ...contenti tutti.
Mod XXII ha scritto:Non penso proprio.
Ha solamente riportato, come si fa alle elementari peraltro, quelle scrivono sette persone in un forum italiano per dare valore alla propria tesi
Peccato che
a) non corrisponde ad una realtà ben più ampia (basta leggere le recensioni e i commenti sulla board, ribadisco!)
ma soprattutto:
b) sono TUTTI commenti basati principalmente sulle EMOZIONI, quindi hanno valore pari a 0 (come il mio del resto, sia chiaro)
Il che non significa, OVVIAMENTE, che non si possono esprimere i proprio gusti, ma cercare di imporli come verità assolute come accade in questo forum... è francamente imbarazzante.
Dire che "hanno perso la poesia" e spacciarla come cosa OGGETTIVA, poi, fa ribaltare dalle ristate.
Nemmeno se stiamo qui fino al 2045 riuscirà mai a dimostrarlo... perchè è un valutazione emotiva e personale.
Un mio amico, pianista, ha definito () "piatto, musicalmente monotono e da un punto di vista melodico insignificante". A lui non emoziona proprio per niente... quindi "ndo stava sta poesia?"
Di certo, è chiaro, non mi fa cambiare idea (proprio perché esiste anche il lato EMOTIVO e quello mi interessa alla fine) ma queste sono argomentazioni, almeno, che hanno senso. E se possono esser messe in discussione opinioni tecniche figuriamoci quelle basate sulle EMOZIONI!
Ha senso parlare di scrittura, di arrangiamenti, di registrazione della voce, di missaggio, di produzione, di testi.
Ha senso provare a spiegare perche queste cose piacciono o meno.
Ha senso anche solo esporre i propri gusti, e ci mancherebbe. Ma con la consapevolezza che sono SOGGETTIVI.
A me fa solo sorridere (dopo 10 anni di forum, ci sono abituato, non mi scalfiscono di certo questi atteggiamenti) questa arroganza talebana... poi, oh, se voi siete contenti di avere tra le vostre fila gente incapace di qualsiasi argomentazione e dialogo... ma solo pronta a difendere la propria posizione scrivendo "E' COSI' NON C'E NIENTE DA COMMENTARE" beh, ...contenti tutti.
"E no, il rosso non è rosso."
Altrimenti la Pantone non sarebbe una potenzia mondiale.
Fljotavik ha scritto:Non sono d'accordo! Non mi sembra di aver letto tutta questa arroganza "talebana" come dici tu.
Fljotavik ha scritto:E neppure mi sembra non ci sia stata argomentazione o dialogo da parte dei detrattori di Kveikur.
ottuT ha scritto: In tutta serenità: non conosci le persone che scrivono qui, non sai che valutazioni hanno fatto prima di esprimere un parere.
ottuT ha scritto:Vuoi dare un giudizio tecnico? Sei in grado? Dallo.
ottuT ha scritto:Altrimenti disabilita la funzione "autocompletamento dell'opinione altrui".
ottuT ha scritto:Sigur-man ha scritto:Ma ragazzi... perché dite tutti che i Sigur Ros sono finiti con Daudalogn? Le altre tre vi fanno schifo? Vardeldur è una delle canzoni ambient più bella che abbia mai sentito! E Valtari poi... quella è la descrizione di un mondo astrale, che non potrai mai trovare in questa dimensione! Come fato a dire che finiscono con Daudalogn? Se non c'è la voce di Jonsi non va mica bene? Se riescono a fare pezzi così belli anche senza la sua voce vuol dire che sono veramente dei grandi!
E neanche Fjogur Piano è così brutta... è una giusta chiusura per l'album!
Ora spiegatemi dai...
"
i Sigur Ros cominciano a salutarci al minuto 5.04 di Dauðalogn. Ogni volta, arrivato a quel punto, me pija er magone. Jonsi smette di cantare per tutto il resto dell'album. Fine. Drammatica."
Cominciano a salutarci.
Non ho detto che da lì in poi è merda. Anzi.
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