Mod XXII ha scritto: C'è qualcosa di più immediato di Hoppipolla?
Eccolo qui
L'aspettavo il cadavere lungo il fiume.
HOPPIPOLLA, l'ictus che ha stroncato i sigur ros.
Non bestemmio che non è il caso.
Buonanotte Mod.
Moderatori: sigurlotus, Ala Nera
Mod XXII ha scritto: C'è qualcosa di più immediato di Hoppipolla?
carlomatt ha scritto: vedo che sei uno di quelli che non riescono a vivere senza sparare una stronzata ogni tanto.
jonsi house ha scritto:Mod XXII ha scritto: C'è qualcosa di più immediato di Hoppipolla?
Eccolo qui
L'aspettavo il cadavere lungo il fiume.
HOPPIPOLLA, l'ictus che ha stroncato i sigur ros.
Non bestemmio che non è il caso.
Buonanotte Mod.
jonsi house ha scritto:Impressione a caldo:
un album di post rock come mille altri, senza infamia e senza lode.
Non fossero i Sigur Ros potrebbe anche rosicchiare la sufficienza.
Siccome sono i Sigur Ros, o quel che ne rimane, il giudizio è negativo.
Non un minimo di poesia , spensieratezza e "allegria".
Non un tocco di magia.
Eh già, sono tra quelli che amano ancora i "vecchi" Sigur Ros, che nostalgico del cazzo eh?
Ma QUELLI erano i Sigur Ros.
Quelli facevano piangere, tremare e star male.
Ora non c'è più nulla.
Kjartan era il cuore del gruppo e il suo addio si sente tutto.
O forse anche lui si è accorto che era tutto finito.
Fljotavik ha scritto:A proposito di post-rock, quanto avrei voluto un'album che assomigliasse alle tracce contenute in ný batterí EP "bíum bíum bambaló" e "dánarfregnir og jarðafarir". Quelle sì che erano esplosioni vere e proprie, quelle sì che erano dark, non c'era il ritmo, non serviva, non ci voleva. Erano ancestrali, cupe, terrene-ultraterrene e profondamente islandesi.
jonsi house ha scritto:Impressione a caldo:
un album di post rock come mille altri, senza infamia e senza lode.
Non fossero i Sigur Ros potrebbe anche rosicchiare la sufficienza.
Siccome sono i Sigur Ros, o quel che ne rimane, il giudizio è negativo.
Non un minimo di poesia , spensieratezza e "allegria".
Non un tocco di magia.
Eh già, sono tra quelli che amano ancora i "vecchi" Sigur Ros, che nostalgico del cazzo eh?
Ma QUELLI erano i Sigur Ros.
Quelli facevano piangere, tremare e star male.
Ora non c'è più nulla.
Kjartan era il cuore del gruppo e il suo addio si sente tutto.
O forse anche lui si è accorto che era tutto finito.
Parlo a quelli che i Sigur Ros li hanno davvero conosciuti, amati e vissuti, ovviamente.
ottuT ha scritto:Sul discorso post-rock o meno, la spiegazione di Mod non fa una grinza.
Per il resto, nell'attesa che Max e gli altri ascoltino, cito in grassetto le grosse verità di jonsihousejonsi house ha scritto:Impressione a caldo:
un album di post rock come mille altri, senza infamia e senza lode.
Non fossero i Sigur Ros potrebbe anche rosicchiare la sufficienza.
Siccome sono i Sigur Ros, o quel che ne rimane, il giudizio è negativo.
Non un minimo di poesia , spensieratezza e "allegria".
Non un tocco di magia.
Eh già, sono tra quelli che amano ancora i "vecchi" Sigur Ros, che nostalgico del cazzo eh?
Ma QUELLI erano i Sigur Ros.
Quelli facevano piangere, tremare e star male.
Ora non c'è più nulla.
Kjartan era il cuore del gruppo e il suo addio si sente tutto.
O forse anche lui si è accorto che era tutto finito.
Parlo a quelli che i Sigur Ros li hanno davvero conosciuti, amati e vissuti, ovviamente.
Il concetto è: si potrà dire di tutto ma se piangerete per qualche canzone di questo album, quando avete pianto per le vecchie canzoni l'avete fatto senza capirle e senza capire voi stessi. Pura coincidenza.
Perchè quanto a intensità, qui siamo a livello della sigla dei Puffi.
ps: questo mio post è esteticamente illeggibile, scusate.
carlomatt ha scritto: vedo che sei uno di quelli che non riescono a vivere senza sparare una stronzata ogni tanto.
Mod XXII ha scritto:Non so se è questo il "posto" giusto per le recensioni del disco.
In ogni caso Ondarock gli da un bel 7.
http://www.ondarock.it/recensioni/2013_ ... veikur.htm
Recensione che, ovviamente, condivido pienamente (per me 7 è anche poco).
Un tempo ti chiedevi da dove sbucavano, oggi al massimo ti domandi da dove esca quel certo suono (neanche troppo spesso, a dire il vero)
Non ce li vedevi ad interagire col circo del rock'n'roll, non te li immaginavi - per dire - ad interpretare una cover. Potevano benissimo essere spuntati da una grotta di chissà quale ghiacciaio, ignorando chi fossero Dead Can Dance, My Bloody Valentine o Godspeedyou! Black Emperor, forti del loro hopelandic e delle loro litanie languide e selvagge. Una prodigiosa ucronìa sonora, di quelle che quando capitano senti che la tua fissazione rock è del tutto giustificata. Tuttavia, come era prevedibile, il successo - mai becero ma in costante espansione - ha finito per cambiarli, contagiandoli di normalità e rendendoli un po' icona di se stessi. Ahiloro, ahinoi, film già visto un milione di volte.
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