Vi riporto l'articolo di Repubblica di venerdì 11 gennaio dove si parla del dvd del Valtari Mystery Film experiment" e dell'uscita
di un nuovo album tutto in islandese entro l'annoPoche foto in circolazione, nemmeno un videoclip che li veda protagonisti.
Almeno finora: «La faccia non è importante, per noi ha sempre parlato la nostra musica» spiega Georg Hólm, il bassista dei Sigur Rós. La band islandese nota per le sue ballate eteree e oniriche, non ama le immagini, preferisce suggerirle: «Nel 2002 lasciammo bianche le pagine del libretto del nostro album senza titolo, quello che tra noi chiamiamo Parentesi: chiedevamo a chi ascoltava di riempire lo spazio vuoto con un disegno suggerito dalla canzone». Nessuna idiosincrasia, la loro è una democrazia delle immagini.
Logico, quindi, che prima o poi i Sigur Rós arrivassero al The Valtari Mystery Film Experiment che si è concluso da qualche giorno con risultati sorprendenti: circa mille registi da tutto il mondo hanno risposto al concorso internazionale per illustrare le canzoni dell'album Valtari con un video e ora il vincitore affiancherà in un dvdi 12 videoclip d'autore (e a basso budget: 10 mila sterline l'uno) che la band islandese ha affidato ad altrettanti registi di culto, tra i quali l'americano Ramin Bahrani. Il dvd del Mistery film experiment verrà pubblicato il 12 febbraio, una settimana dopo i Sigur Rós saranno di nuovo in tour in Italia, il 18 a Jesolo e il 19 a Milano. «Finito il disco, potevamo spendere 100 mila euro per un video o lasciare che si esprimessero alcuni registi che stimavamo» ricorda Hólm. «Abbiamo preferito seguire la seconda strada, finanziare film a basso costo per realizzare un progetto coerente e poi abbiamo pensato di allargare l'invito a chi fosse interessato via Internet: cinque anni fa lanciammo una competizione simile e ci risposero in 57, allora ci sembrò un risultato enorme ma ora, di fronte a questi mille registi e alle altrettante troupe che ci hanno risposto da ogni angolo del mondo, ci siamo davvero sentiti piccoli piccoli», ammette.
Data anche la lunghezza dei brani dei Sigur Rós (spesso ben oltre gli otto minuti) ne sono scaturiti mille cortometraggi, brevi film che raccontano storie per immagini; per la maggior parte sembrano dettati dalla stessa idea, un day after nostalgico, il rimpianto di un mondo perdutoe il desiderio di riconquistarlo: «Sono d'accordo, molti video sembrano avere qualcosa in comune, ma del resto li ispira la stessa musica» osserva Hólm, «e per molti aspetti la nostra è musica cinematica, contiene in sé molte immagini, basta saperle cogliere. Mi chiede se il tema dell'ambiente, se il day after apocalittico suggerito da molti film sia nella nostra musica? Bisognerebbe chiederlo ai registi» dice Hólm, «noi li abbiamo lasciati liberi e poiché Valtari è cantato in islandese, dubito che abbiano colto questo aspetto nei testi. Molti dei mille registi che hanno partecipato in rete hanno puntato sull'amore e ci ha stupito la qualità: non è stato facile scegliere il migliore, abbiamo molto discusso». Una band che non ama apparire nei video ma che ora scommette su una competizione tra videoclip: una contraddizione? «Insieme, musica e immagini possono creare qualcosa di potente, basta evitare gli stereotipi come se ne vedono molti in giro, a cominciare dall'uso di donne sexy e auto di lusso. Per questo noi siamo esigenti e meticolosi: abbiamo appena finito di girarne uno nuovo in cui, per la prima volta, appariremo in prima persona mentre suoniamo la nostra musica. Abbiamo per tanto tempo pensato che non fosse necessario, le facce non servono per fare musica, per questo sono sufficienti mani e cervello. Questo video anticipa il nuovo album che uscirà entro quest'anno, cantato ancora in islandese proprio come Valtari ».
Le due date di febbraio seguono di qualche mese il concerto che i Sigur Rós tennero a settembre al Castello scaligero di Villafranca di Verona per la chiusura dell'"A perfect day festival": «Un concerto straordinario, ma quelli di febbraio saranno completamente diversi,a cominciare da un nuovo set di luci».