Fljotavik ha scritto:film #6: varúð by ryan mcginley
"Little Miss Sunshine" inspired, imho
Moderatori: sigurlotus, Ala Nera
Fljotavik ha scritto:film #6: varúð by ryan mcginley
Fljotavik ha scritto:E chi l'ha detto che un corto o un film sperimentale non debba dire nulla e debba essere solo un susseguirsi di immagini
Fljotavik ha scritto:mentre Alma Har'el è riuscita a fare un bel lavoro con "Fjögur píanó" così come Inga Birgissdottir e in parte anche Arni & Kinski. Naturalmente è questione di gusti, ma credo che essendo filmaker questi artisti debbano comunicare pur qualcosa.
MAX_AM ha scritto:http://vimeo.com/47233989
#7: Sigur Rós - Varðeldur
Il video è molto particolare. Personalmente è uno dei pezzi che ho meno apprezzato dell'ultimo cd. Non è brutto sia chiaro, ma è come fosse una song di passaggio, un qualcosa che non si sviluppa, che rimane sospeso e non mi ha mai particolarmente emozionato. Non al punto di skipparla ma avrei preferito che ci avessero lavorato un po' sopra per renderla più articolata e meno piatta. Il titolo credo che voglia dire qualcosa tipo "fuoco da bivacco" quindi un fuoco acceso all'aperto la cui luce incerta delinea ombre fluttuanti e dai contorni imprecisi. Dove non arriva la luce del fuoco, il nero diventa più nero e si riempie ancor più di mistero e d'angoscia. Non so se questi video experiment abbiano un senso compiuto ma voglio pensare che lo abbiano. Ciò che mi ha suggerito qs video è che la donna silenziosa abbia dentro le urla della disperazione. E' in una prigione anzi no, in una cella di un qualche manicomio. Non ci sono mobili ne alcun suppellettile con il quale potrebbe ferirsi. Chissà perché è diventata pazza: io credo che abbia commesso il più terribile dei delitti che una madre possa compiere. Nella sua testa sente il legame spezzato ma non se ne rende conto. Si avvinghia al passato, si ritrova a cogliere fiori nel prato convinta che non sia successo nulla. Ma è sangue quello che sgorga da quella ferita sul muro. E lei sa che è colpa sua ma si costringe a credere che non dipenda da lei. E la flebile luce di quel fuoco all'addiaccio non le dà alcun sollievo ma rende solo più grande ed evidente la sua colpa. Non c'è tregua nella sua mente ormai andata, lontana, e in questo cortocircuito emotivo l'unica certezza è che avverte ... è di dover pagare lo scotto del suo errare, laggiù nell'angolo più nero, nell'angoscia, dove potrà perdersi per sempre.
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