A me il video è piaciuto e trovo che calzi a pennello con la canzone. Non conosco l'islandese ma se non erro il titolo si riferisce all'essersi cacciati, più o meno inconsapevolmente, in un qualche guaio, in una situazione ingarbugliata dalla quale è difficile uscirne. La prima strofa parla proprio di asciugarsi gli occhi, di farsi coraggio e rialzarsi, di provare nuovamente a riprendere in mano la propria vita, anche se si è soli e abbandonati a se stessi. Forse perché, anche per noi come per gli alberi agitati dal vento, la vita diventa tale ed inizia proprio nel momento in cui le foglie morte si staccano. E come ogni cosa che muore, lascia lo spazio all'embrione di un qualcosa di nuovo che nasce. Ed in qs senso leggo questi visi ad occhi chiusi che riflettono sui propri errori, sulle strade sbagliate che hanno percorso, sulle scelte avventate o scorrette che hanno compiuto, sui torti subiti ... Ci sono il vecchio militare, la giovane sposa infelice in lavanderia nel sottoscala, l'adolescente stile Winx nella tempesta (bellissima peraltro), il ragazzo che vagabonda, il giovane Supertramp in meditazione, l'adulto in un'avventura che non gli appartiene, il bodyguard inossidabile che si chiederà perchè è lì, la ragazzina accanto al fiume, la signora che piange del suo tempo andato, il ragazzo che si isola nella musica e raccoglie le forze a terra, la tipa in vasca che ... chissà avrà una giovane vita dentro di sè o l'avrà appena persa, un adulto nella natura, la signora di colore all'inizio del video con quelle bellissime labbra che è presenta anche nel finale, ha finito di piangere, raccoglie se stessa dispiegando e chiudendo le mani, trae un sospiro profondo e sorride tra sè vedendo forse una via di uscita, la via d'uscita che una bambina imbronciata (magari qualcuno l'avrà sgridata per qualche sciocchezza) scova immediatamente ed è la prima ed unica che riapre gli occhi. Pensando forse, capricciosamente, non sbaglierò più ma sapendo di mentire e senza convincere nessuno
. Magari semplicemente non dovevo bere.