Valtari, il nuovo album uscirà il 28 maggio

[Fljotavik]

Sto leggendo opinioni contrastanti. Non so che pensare. Mi resta che resistere!
Vaaaaaaaltariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! Ormai è il mio inno!

[Fljotavik]

Recensione di http://www.deerwaves.com/?p=3626 . Dico solo che qui lo definiscono così: "sesto album sesto capolavoro".

Testo nascosto:

SIGUR RÓS
VALTARI – Parlophone

Sesto album, sesto capolavoro. Contro ogni aspettativa i Sigur Rós tornano a farci sognare, anche con il loro disco meno innovativo. È questo l’unico punto debole del disco che nel processo di evoluzione (più emotiva che sonora) che va da Ágætis Byrjun a Með Suð I Eyrum Við Spilum Endalaust rappresenta quasi un passo indietro, collocandosi a metà, tra ( ) e Takk…. Gli ingredienti sono appunto quelli di tutti gli album precedenti, con meno archi e arrangiamenti pomposi e più incursioni elettroniche strozzate e mascheratissime: il mood ha, come sempre, sia i suoi momenti più tetri e opprimenti che (soprattutto) i picchi di pura gioia luminosa che emergono dalle atmosfere malinconiche donando brividi, lacrime e sorrisi. Ormai è la ricetta vincente dei Sigur Rós, perché cambiarla?
Gli accenni pop di Hoppipolla e della prima frazione di Með Suð I Eyrum Við Spilum Endalaust sono stati ampiamente scaricati nell’album solista di Jónsi e quindi ci troviamo di fronte a un album tutt’altro che catchy, formato da sole canzoni mediamente lunghe, assolutamente non radiofoniche, con nessuna melodia vincente. Eppure nella lunghezza dell’album (che comunque è il più corto di sempre della carriera sigurrossiana, con i suoi 54 minuti) non emerge mai neanche un pizzico di noia. Se inizialmente può venire il legittimo dubbio che questo album sia un compitino per far contenti i fan e battere un po’ cassa, ricordiamoci che neanche un anno fa è uscito Inni e che questo lavoro, probabilmente il meno orecchiabile dopo Von, è così complesso proprio perché i Sigur Rós hanno ormai i loro fan e ormai possono permettersi ogni cosa, soprattutto un ritorno così marcato al loro periodo d’oro.
Si potrebbero sprecare parole e parole sulle canzoni, ma Valtari è più un ascolto unico e in questo riprende molto ( ), pur mancante di pezzi forti che fanno innamorare al primo ascolto (Untitled 1, Untitled 3…). Valtari invece va molto più assimilato, sicuramente non è un buon punto di partenza per scoprire i Sigur Rós, anzi è il punto di arrivo della carriera della band, la consacrazione definitiva a “band che non sbaglia un colpo”, la più completa e consapevole maturazione del loro processo creativo.
Di Valtari quindi possiamo elogiare i momenti più che le canzoni. C’è il coro iniziale di Ég Anda, a metà tra un canto delle sirene e una chiamata celestiale: da brividi. C’è la gioia esplosiva e devastante del momento centrale di Ég Anda, poi riproposto nell’intera Rembihnútur, canzone più corta e indubbiamente più ammiccante a possibili riscontri commerciali, ma non per questo meno bella, anzi proprio l’opposto. Ci sono i momenti più malinconici, i magistrali attimi di Ekki Múkk che riassumono tutta la carriera della band, la salita sonora di Varúð, che è un vento devastante che spazza via ogni cosa, e le autocitazioni da ( ) presenti in quasi tutto l’album, in particolare su Dauðalogn. Ci sono le affilatissime note di piano di Varðeldur e di Valtari, lente lame gelide e disperate che emergono dalla dolce malinconia squarciandoti l’anima.
Ancora una volta i Sigur Rós ci sconvolgono, ci fanno ridere, ci fanno commuovere e ci danno la certezza che ci saranno sempre.

8.9/10

[Mongrel Cat]

Ci sento addirittura un po' di Hlemmur...
Sono rimasto un po' spiazzato dai tre pezzi strumentali in fila ma soprattutto dalla riproposta di un brano edito come Luppulagið/Varðeldur, ormai ben metabolizzato da chi voleva ingannare l'attesa per il nuovo album.
Per il resto, pur non potendo esprimere giudizi molto sensati a causa della qualità scarsa del leak, mi pare che Varúð sia il capolavoro del disco!

[carlomatt]

Da stamattina l'ho ascoltato due volte ed, a mio modestissimo parere, è bellissimo! E' sicuramente un disco diverso, i suoni e le atmosfere assomigliano più a Riceboy Sleeps (le atmosfere pop di "Med Sud.." sembrano lontane anni luce) ma questo non lo rende nè brutto, nè meno che mai, noioso.
Poi, inutile aggiungere altro: ascoltatevelo!

[Fljotavik]

Da stamattina l'ho ascoltato due volte ed, a mio modestissimo parere, è bellissimo! E' sicuramente un disco diverso, i suoni e le atmosfere assomigliano più a Riceboy Sleeps (le atmosfere pop di "Med Sud.." sembrano lontane anni luce) ma questo non lo rende nè brutto, nè meno che mai, noioso.
Poi, inutile aggiungere altro: ascoltatevelo!

Pensare che tu odiavi i Riceboy sleeps!
Però mi fa piacere di leggere un tuo commento positivo sul disco.

PS: Resisto... Vaaaaaaaaaltariiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!

[Mod XXII]

Oggi l'ho riascoltato tutto di fila, senza pensare troppo e senza stare lì a cercare di "valutarlo".
Devo dire che mi piace sempre di più, è senza dubbio "a grower".

Non so se è stato già detto ma l'inizo, i primi due minuti del disco, sono davvero bellissimi.

[RhumOnTheTable]

Da stamattina l'ho ascoltato due volte ed, a mio modestissimo parere, è bellissimo! E' sicuramente un disco diverso, i suoni e le atmosfere assomigliano più a Riceboy Sleeps (le atmosfere pop di "Med Sud.." sembrano lontane anni luce) ma questo non lo rende nè brutto, nè meno che mai, noioso.
Poi, inutile aggiungere altro: ascoltatevelo!

Tu quoque?!?
...scatta la curiosità...ma credo (spero) resisterò anch'io.

[Fljotavik]

Bravo Pino...
Vaaaaaltariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii............

[devila]

Dare un giudizio al primo ascolto è, a mio modo di vedere, oltre che complicato anche abbastanza inutile..se poi parliamo di un album come questo, così atteso..di una band così amata..che segue il loro album più deludente..insomma tutta una serie di fattori che lo rendono ancor meno giudicabile, capite bene che non ho la più pallida intenzione di fare niente del genere (dare giudizi, intendo)...di sensazioni però ne ho provate, e alcune di queste le ho ritrovate anche tra i vostri commenti..ho avuto ottime sensazioni da una parte, altre meno ottime dall'altra..mi sembra uno di quegli album in cui la linea tra capolavoro e delusione è un filo sottilissimo sul quale penso di camminare sopra ancora per lungo tempo...una cosa è certa..mi serviranno molti molti ascolti, e questa è già di suo la notizia più bella che mi potessi aspettare!!!

[Mod XXII]

mi sembra uno di quegli album in cui la linea tra capolavoro e delusione è un filo sottilissimo sul quale penso di camminare sopra ancora per lungo tempo...una cosa è certa..mi serviranno molti molti ascolti, e questa è già di suo la notizia più bella che mi potessi aspettare!!!

[Fljotavik]

...mi sembra uno di quegli album in cui la linea tra capolavoro e delusione è un filo sottilissimo sul quale penso di camminare sopra ancora per lungo tempo...

E' un album borderline allora!

[kupiz]

E' un album borderline allora!

Decisamente

[popplagio]

è sicuramente un album bello , qualitativamente eccelso , forse uno si aspetta di essere stupito da paranormalità ogni volta che esce un loro album , le prime cinque tracks ascoltate di fila sono il punto più alto potente , quindi lo definirei l'album della conferma e della consapevolezza , e non dimentichiamoci che altri gruppi in un periodo critico non avrebbero prodotto un lavoro bellissimo , unica nota avrei voluto ancor più Jonsi e Orri ...

comunque un 8,5/ 9 ci sta tutto , tenendo presente che nella scala Agaetis è 10 e lode e ( ) 10

[donatello]

ciao a tutti.mi sono appena iscritto...ma vi seguo da quando ho conosciuto i sigur ros...sono al termine del primo ascolto del loro nuovo album Valtari...bhe...mi aspettavo qualcosa di piu. Premetto che ascolto perennemente la loro musica ovunque..in qualsiasi situazione, vedo però che viene spesso sottovalutato di molto il loro precedente disco Med.... Certamente contiene sonorità diverse, certamente la forma "canzone" prende piu corpo...ma a me personalmente non dispiace...anzi preferisco di molto quel tipo di performance...Certo che "( )" rappresentava il giusto equilibrio, per me il loro miglior album, però dopo un'evoluzione cosi, tornare ad un disco come Valtari, dove sin dal primo brano vengono fuori le sonorità di Von...sinceramente per me è stata una mossa discutibile. Io personalmente non voglio che i Sigur Ros siano esclusivamente una band di nicchia...voglio che le loro sonorità raggiungano utenti anche dall'orecchio meno attento e raffinato..e quel giusto equilibrio trovato soprattutto in Takk e Med... per me era il massimo...Credo che anche chi ama quella loro versione possa essere un fan in tutti i sensi...oppure no?
Grazie...e complimenti....

[Fljotavik]

Sono gli utenti che si devono fare l'orecchio attento e raffinato e non deve essere un gruppo a scendere a compromessi per ottenere una maggior fetta di bubblico. Altrimenti non sarebbe arte ma solo marketing! Questa però è solo un'opinione!
PS: complimenti per cosa?