Jón Þór Birgisson è il cantante e chitarrista dei Sigur Rós. Alex Somers ha curato l’artwork di molte copertine dei dischi della band islandese ed è membro dei Parachutes. Jón Þór e Alex stanno insieme. Da qualche anno sono molto conosciuti nei circuiti delle arti visive anche grazie alle splendide immagini del loro libro fotografico uscito nel novembre 2006. Ora i due pubblicano il primo album. Certo, l’ombra dei Sigur Rós rischia di oscurare quest’uscita e i detrattori riassumeranno il suono di Jónsi e Alex con una formuletta matematica semplice semplice: Sigur Rós meno impennate noise. Eppure, al di là delle banalizzazioni, questo disco è molto di più. Nove elegantissimi pezzi strumentali, in cui anche la voce umana è usata come uno strumento. Un lavoro crepuscolare, atmosferico, dilatato che impone le sue regole d’ascolto, frantumando il normale fluire del tempo e trasformandolo in una specie di bolla in cui tutto è liquido, sospeso e circolare. Un tempo privilegiato all’interno del quale si può tendere l’orecchio e ascoltare il crepitio dell’inverno islandese, la religione della natura, una malinconia che difficilmente diventa estetizzante, la voce dei morti, un’innocenza che brucia come la fiamma di una candela. A un passo dal silenzio. Capolavoro.