Non è una questione così semplice, o meglio. può esserla per chi valuta fortemente i pro e non sente pesanti i contro, ma per molti la cosa può essere opposta.
Io dico che se c'è gente che dice che non ci vivrebbe tutto sommato la capisco. Non come quelli che dicono che i Sigur "fanno dormire", quelli invece ritengo che non abbiano capito nulla.
L'Islanda è un paese che ha un mix tra agenti esterni, come temperatura, morfologia del luogo, distribuzione della luce e, non secondario, stile di vita dei suoi abitanti, a mio avviso estremo, almeno per quanto riguarda l'Europa. Alla fine, inglesi, francesi e italiani, più o meno oramai siamo globalizzati, la vita a Londra a Parigi e Roma è fatta sempre di metro, orari stretti e fast food.
In Islanda, invece, si sono sviluppate anche forme sociali differenti. Ad esempio è una società fortemente matriarcale. Sono le donne "che portano i pantaloni". E' stata una mia impressione, ma ampiamente confermata dalle mie amiche islandesi.
Ho visto donne, anche di una certa età, prendere a calci i bodyguard, buttare bottiglie di vodka finite per terra, in mezzo a Laugavegur, mentre i rispettivi ragazzi cercavano di tranquillizzarle.
Si lavora 13-14 ore al giorno e i sindacati non fanno nulla, perchè la gente vuole così.
Il Governo è stato costretto a mettere solo 7 negozi in cui si può comprare l'alcool, e sotto forti restrizioni, anche di orari.
Io il primo giorno ho preso un aperitivo leggerissimamente alcolico, eravamo in 4, e sono partiti + di 50 euro... Tutto questo è fatto per limitare l'uso dell'alcool specialmente tra i giovanissimi.
Ora dico le cose diciamo meno positive perchè nonostante queste io posso dire con convinzione: nonostante tutto io ci andrei, o almeno ci proverei a viverci. Cosa che automaticamente rende i pregi ben maggiori dei difetti.
In particolare, almeno per me, c'è la chiara idea di un posto in cui le idee fermentano, le idee e l'arte. Di un posto in cui puoi vivere tranquillamente la tua giornata e poi buttarti in un qualcosa che non ti aspetti.
E poi, quando vuoi chiuderti in te stesso, ti allontani un po' e vai negli splendidi panorami islandesi. Puoi andare sulle rive dell'immenso oceano, come nelle colate laviche solidificate di Keflavìk dove sembra di essere sulla luna, nelle distese verdi di muschi, nei ghiacciai della zona centrale, o magari ad un passo dai geyser o centrali geotermiche assurde, senza dimenticare le piscine azzurre bollenti come la Blue Lagoon.
L'Islanda è un po' la terra degli opposti, cosa che mi attrae tantissimo, un po', forse, anche perchè sono nato e vissuto in quella che per me è la terra degli opposti per eccellenza, almeno in Italia, e cioè una città come Napoli, assurdamente bella e assurdamente cattiva al contempo.
Lì gli opposti sono di tutt'altra tipologia, ma comunque ti fanno vivere in una condizione in cui hai sempre un fermento dentro, ti comunica una effervescenza che poi, per me, corrisponde alla voglia di vivere più intensamente possibile.