da Julien D. » dom ago 01, 2010 8:57 pm
Posso postare la mia parte preferita da Una stagione all'inferno?
Anzi, lo faccio e basta.
Ho deglutito un gran sorsata di veleno.
- Tre volte sia benedetto il consiglio che m’è arrivato!
- Le budella mi bruciano. La violenza del veleno mi torce le membra, mi
rende deforme, mi getta a terra. Io crepo di sete, soffoco, io
non posso gridare. È l’inferno, l’eterna pena!
Guardate come il fuoco si rialza! Io brucio come bisogna. Va’, demonio!
Avevo intravisto la conversione al bene e alla felicità, la salvezza.
Posso io descrivere la visione, l’aria dell’inferno non sopporta gli inni!
Erano milioni di creature affascinanti, un soave concerto spirituale,
la forza e la pace, le nobili ambizioni, che so io? Le nobili ambizioni!
Ed è ancora la vita! - Se la dannazione è eterna! Un uomo che vuole mutilarsi è ben dannato, non è vero?
Io mi credo all'inferno, dunque ci sono.
È l’esecuzione del catechismo. Sono schiavo del mio battesimo.
Genitori, voi avete fatto la mia disgrazia e anche la vostra. Povero innocente!
L’inferno non può attaccare i pagani - È la vita ancora!
Più tardi, le delizie della dannazione saranno più profonde. Presto, un delitto,
che io caschi dal nulla nel nome della legge umana.
« Lo sai bene: non ti riesce qualcosa, sei stanco e non ce la fai più. E d'un tratto incontri nella folla lo sguardo di qualcuno - uno sguardo umano - ed è come se ti fossi accostato a un divino nascosto. E tutto diventa improvvisamente più semplice »
Andrej Tarkovskij