Jónsi & Alex

[carlomatt]

chi sarebbero questi baldi giovanotti?

Niente di che...servivano l'Icelandic vodka Brennivín alla presentazione dell'album in una galleria d'arte di Londra che per l'occasione ospitava anche alcune loro opere!...e sono stati vestiti (?) da Alex & Jonsi!
...Che pensavate forse si trattasse di un festino dei Village People!

La risposta è affermativa.

[rabanastre]

perke non lo era ?????? uffaaaaa..!!!!! io ero sicuro del festino "village people"....!!!

[Fljotavik]

La mia copia numerata n.2225 è arrivata stamattina!

[paciuli]

Per te Natale cade di 30 luglio quest'anno eh
Mi raccomando la recensione...

[Ròs]

Non sapevo dove metterla e non so, in effetti, se è già stata messa da qualche parte (in caso ditemelo così la tolgo).
Posto un pezzo di traduzione di un intervista fatta ai due. Scusate in anticipo per la traduzione ( ).

Alex – sei conosciuto prevalentemente come un visual artista. Da quando hai cominciato a fare musica?Faccio musica da tanto tempo, in realtà prima [che facessi] del material visual. Sono stato in delle band da quando avevo 15 anni, per lo più band di rock and roll, quindi fare musica e collaborazioni non è una novità per me. Questo è il primo album che ho rilasciato o pubblicato…

Quando avete iniziato a fare musica “più tranquilla” [Si riferisce all’ambient]?
Alex: Quando avevo 18 o 19 anni. Ero solito fare musica con mio fratello, con cui ero sempre più tranquillo. Mi è piaciuto subito. In qualche modo ho sentito come se fossero le mie radici. che fosse corretto perdere l’impulso [If felt right to lose the pulse]. Prima dei Riceboy sleeps ho fatto da solo del materiale a casa, con buoni amici o sempre con mio fratello.

Jónsi: Quando ero giovane facevo musica ambient. La ascoltavo intensamente, faceva davvero qualcosa per me. Se ero giù e triste, incredibilmente mi dava sollievo. Quando si diventa più vecchi e più noiosi, si tende a metterlo e conservarlo nell’oscurità. La sfida per noi era fare qualcosa di tranquillo ma ancora interessante. Di recente stavo ascoltando il nostro album e sono rimasto sorpreso da quanto è intenso nei posti. Non è come un album di puro ambient. Qualche volta non è davvero del tutto rilassante.

Questa musica è legata intimamente con la vostra visul art estetica?
Alex: Sicuramente. Essi sono unici e la stessa cosa per me. Quando Jónsi ed io facciamo foto o video projects, essi vengono esattamente dallo stesso posto delle canzoni. Noi speriamo di creare sempre lo stesso tipo di atmosfera.






[Che poi, pensavo, come è stato aperto uno spazio speciale per le Amiina, non sarebbe carino aprirlo anche per i Riceboy Sleeps?
Poi non so, è solo un'idea ]

[sigurlotus]

[Che poi, pensavo, come è stato aperto uno spazio speciale per le Amiina, non sarebbe carino aprirlo anche per i Riceboy Sleeps?
Poi non so, è solo un'idea ]

approvo, decisamente. che ne pensate ragazzi?

[Ròs]

Intanto metto la seconda e ultima parte dell'intervista.

Quando avete iniziato a fare musica?
Alex: Abbiamo iniziato a fare musica da quando ci siamo incontrati nel 2005, saltuariamente. In realtà abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto dopo. Non sapevamo che avremmo fatto un album se non fino a poco tempo fa. Quando lo abbiamo realizzato, ci siamo presi un mese e siamo andati in Hawaii per mixare l’album.

E tutto l’album è stato registrato nella vostra casa a Reykjavik?
Alex: Si, nel nostro appartamento abbiamo tutti gli strumenti – l’ armonium, la celeste, il glockenspiel, il piano, le chitarre…scrivevamo tutto con strumenti acustici.

Jonsi: Era veramente estrarre e coinvolgere il tempo speso nel nostro soggiorno e in cucina. Era ottimo.

Come funzionava il processo di scrittura delle canzoni per questo progetto?
Alex: Spesso le canzoni dovrebbero crescere da un campione o qualcosa, e solo evolversi. Molto spesso diventavano qualcos’altro da ciò che erano destinate ad essere. Personalmente mi piace suonare il piano, chitarra e armonium. Sono I miei tre [strumenti] preferiti. Amo anche il campionatore, le registrazioni sonore e poi suonarli ed elaborarli.

Jónsi: Mettiamo [nel processo della scrittura un impegno] in eguale quantità. Era come un casuale e lungo progetto che nessuno può dire che qualcun altro ha fatto ciò. Non avevamo scadenze e pressioni. Volevo un violino intorno al piano, poi abbiamo lasciato essa [l’idea] per mezzo anno e infine la scopriamo e pensiamo “che bel suono”. Alcune canzoni vennero fuori velocemente, altre lentamente. L’ultima canzone, Sleeping Giant, ha preso tutti I cinque anni ed è stata una delle ultime canzoni che abbiamo finito.

Il progetto è stato influenzato da qualche produttore “ambient” in particolare, per esempio Eno?
Alex: Hm, non penso niente di questo. Personalmente penso che Eno sia cool e mi piace la sua musica. Ma stavamo facendo davvero una cosa nostra. Non ci siamo mai seduti ad ascoltare musica ambient insieme o niente.

L’album abbraccia tutto il vostro rapporto. Esso vi dà l’impressione di una sorta di archivio personale?
Alex: E’ un pò cosi. La maggior parte delle coppie non prende l’opportunità di condividere il loro rapporto in questo modo, e mi sembra (/suona) di sicuro come noi due a casa.

Jónsi: Lo penso anch’io, ma c’è bisogno di più tempo per penetrarvi. Subito dopo aver finito gli album, si vuole scappare da essi. Solo dopo qualche tempo si può pensare indietro a speciali momenti e atmosfere.

Alcuni album ambient sono creati elettronicamente ma questo è più acustico.
Alex: Tutti gli strumenti erano acustici, e abbiamo aggiunto una sezione d’archi e un coro per aiutare a dargli quella atmosfera.
Qualche volta con le band ambient sembra troppo elettronico. Ci sono errori qui e sembra rude nei posti. Non voglio dire che siamo i migliori tecnici [per tecnici viene usata la parole engineers che significa anche geni].

Jónsi – quali passaggi ci sono stati tra questo progetto e il tuo lavoro con i Sigur Rós?
C’è sempre l’intenzione di essere paralleli con i progetti di musica. Era un po’ come i Sigur Rós, che qualche volta, nel metodo di lavoro e nel modo in cui rallentavamo le cose, le rovesciavamo e apportavamo loro qualche modifica. E certamente lavoravamo con le Amiina, il quartetto d’archi che hanno suonato con i Sigur Rós. Non ci si può aiutare ma si deve essere simili in qualche modo.

Siete andati alla giungla in Hawaii per mixare tutto. Perché lì?
Alex: Volevamo solo andare in qualche posto caldo e avere qualche posto veramente indisturbato dove concentrarci. Abbiamo preso solo il nostro computer e le casse. Jónsi aveva scoperto una comunità con materie prime alimentari, come 12-15 persone che vivono insieme dipendendo dal terreno e usando solo energia solare. Quindi avevamo questa piccola capanna nel mezzo della giungla e cenavamo con questa gente proveniente da tutto il mondo e di tutte le età. Era un gran modo per finire l’album. Qualche volta mettevamo la musica ad alto volume ed è stato abbastanza divertente trovare una sera questa signora hippy chiamata Humming Bird meditare fuori dalla nostra capanna e fare quei commenti spirituali…

Farete qualche concerto?
Jónsi: Forse li faremo il prossimo anno. Dipende dal programma. Vorremmo farlo forse con una piccola sezione d’archi o un coro, e ovviamente degli elementi visuali. Non lo abbiamo dimenticato anche se ancora lontano…

[Untitled3]

vi prego venite da noi

certo che da un estremo all'altro proprio... dall'islanda alla giungla..

[carlomatt]

[Che poi, pensavo, come è stato aperto uno spazio speciale per le Amiina, non sarebbe carino aprirlo anche per i Riceboy Sleeps?
Poi non so, è solo un'idea ]

approvo, decisamente. che ne pensate ragazzi?

[knob_alchemist]

Disco a dir poco strepitoso, ottime sonorità in tutte le tracce, non mi aspettavo un progetto parallelo così interessante quando era stato annunciato tempo fa....Bravi Jonsi ed Alex...Speriamo facciano qualche data live e magari in Italia...

[julio hammaurabi]

ieri sera una mia amica mi ha detto che su "donna moderna" credo( ) parlvano dell'islanda e fra i dischi da portarsi dietro c'era anche quello di "quel gruppo strano che ti piace di quei due fidanzati"..inzomma

[Ala Nera]

ieri sera una mia amica mi ha detto che su "donna moderna" credo( ) parlvano dell'islanda e fra i dischi da portarsi dietro c'era anche quello di "quel gruppo strano che ti piace di quei due fidanzati"..inzomma

noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

[carlomatt]

Disco a dir poco strepitoso, ottime sonorità in tutte le tracce, non mi aspettavo un progetto parallelo così interessante quando era stato annunciato tempo fa....Bravi Jonsi ed Alex...Speriamo facciano qualche data live e magari in Italia...

Se faranno un live in Italia ditemelo, così vengo direttamente in pigiama...ronf...ronf....ancora non sono riuscito ad arrivare all'ultima traccia sveglio.

[Ròs]

ieri sera una mia amica mi ha detto che su "donna moderna" credo( ) parlvano dell'islanda e fra i dischi da portarsi dietro c'era anche quello di "quel gruppo strano che ti piace di quei due fidanzati"..inzomma

[ottuT]

Disco a dir poco strepitoso, ottime sonorità in tutte le tracce, non mi aspettavo un progetto parallelo così interessante quando era stato annunciato tempo fa....Bravi Jonsi ed Alex...Speriamo facciano qualche data live e magari in Italia...

Se faranno un live in Italia ditemelo, così vengo direttamente in pigiama...ronf...ronf....ancora non sono riuscito ad arrivare all'ultima traccia sveglio.

Sostanzialmente d'accordo. Belle sonorità però "strepitoso" mi pare eccessivo.
Improponibile dal vivo.

Voto 6. Soporifero.

Jonsi: "Tesoro, ho sete e sonno. Etcijuu."
Alex: "Controlla se è rimasta un po' di camomilla in soporifero"
Jonsi: "Non c'è. Iusofàààselòò"
Alex: "il sale?"
Jonsi: "Il sale nooon si faaaa, iussòò elòò"
Alex: "Allora facciamo un album"

Così nacque questo disco.